mercoledì 11 marzo 2015

Chiesa Santuario N. S. della Salute - La Spezia

La chiesa Nostra Signora della Salute (o anche Madonna della Scorza) della Spezia è una chiesa cattolica e sorge nel centro storico cittadino, nel quartiere Umbertino (sorto in seguito alla violenta epidemia di colera del 1884, al fine di migliorare le condizioni igieniche della classe operaia), in piazza Benedetto Brin.


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La costruzione del sacro edificio cominciò, ad opera dell'impresa Guido Cozzani, nel 1887 nell'ambito della realizzazione del nuovo quartiere popolare Umberto I; fu portato a termine nel 1900 seppur ancora mancante di alcuni elementi architettonici della facciata: i due campanili dalle cupole neo-barocche vennero infatti ultimati solo nel 1913.
La lapide commemorativa posta all'interno del battistero, collocata nel 1910 in occasione della solenne consacrazione (28 maggio 1910) da parte del vescovo Giovanni Carli, annuncia che il tempio venne edificato per desiderio del suo predecessore G.Rossi, su progetto dell'architetto Maurizio Dufour e venne aperto al culto il 14 luglio 1900.




La chiesa mantenne nome e devozione dell'antica chiesa della Scorza (risalente alla seconda metà del XVI secolo), che sorgeva in prossimità dell'omonimo ponte, sacrificata dal tracciamento di Viale regina Margherita (ora viale Aldo Ferrari), previsto dal piano regolatore del 1871, per l'espansione della città in direzione nord-ovest.

La chiesina sorgeva nell'attuale piazzetta Ancona, nei pressi della stazione ferroviaria, dove ancora oggi, nei locali di un'autorimessa, sono visibili le tracce delle strutture e delle decorazioni del vecchio tempio, poi inglobato nell'edificio dell'ex hotel Terminus, realizzato tra il 1906 e il 1908 su progetto dell'architetto Zanazzo.

L'interno presenta una sola navata voltata con matronei ai lati del presbiterio e un altare maggiore barocco di marmo che risale al 1771; le decorazioni interne sono state realizzate da Costa, Navarrini e Bifoli; il trono posto a circa undici metri da terra è "protetto" da quattro colonne di marmo giallo di Verona con sculture e decorazioni in marmo di Carrara, dove si trova la venerata effigie della Madonna della Salute, olio su tela che prima era conservato in sede sconosciuta. Infatti origine e autore sono sconosciuti; sembra comunque che sia opera risalente al XVI secolo. La tela è stata adornata nel 1925 da diademi in oro realizzati fondendo gioielli e monili donati dai parrocchiani.


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Entrando troviamo sulla sinistra il Battistero, realizzato nel 1928. Sul lato opposto è la Cappella dei Santi del '900, aperta durante i restauri del 2007, che ospita oltre a una statua di Padre Pio, la riproduzione dell'icona dei martiri e testimoni della Fede del XX secolo, di cui l'originale è custodito presso la Basilica di S. Bartolomeo a Roma.
Proseguendo troviamo gli altari di S.Antonio e di S. Giuseppe, da cui si può accedere alle stanze del memoriale di don Antonio Mori, parroco dal 1940 al 1956, testimone della lotta contro il fascismo e della ricostruzione del dopoguerra. L'altare dell'Immacolata è opera del marmista Sansevero e ivi troviamo l'Immacolata dipinta da Felice del Santo nel 1900. 
L'altare dell'Addolorata, come il trono, è opera dell'architetto Giannini di Pisa.
Più avanti troviamo la cappella di San Rocco, che in un antico altare accoglie l'immagine del santo realizzata da Enzo Bifoli, al quale sono attribuiti anche gli affreschi della cappella, del catino absidale e della botte centrale della volta, realizzati tra il 1929 e il 1931.
La decorazione delle vele della volta fu completata nel 1950 da Navarrino Navarrini, che vi raffigurò i quattro evangelisti, le Virtù in forma di angeli e i profeti.
Dal 2004 nella chiesa si venera l'immagine della Virgen de l'Altagracia, patrona della Repubblica Dominicana.




Altre opere conservate all'interno dell'edificio:
Navata destra:
Nei pressi dell'ingresso si può ammirare una pregevole tela del genovese Giovanni Andrea De Ferrari (1598-1669) raffigurante la famiglia della Vergine (la Vergine da bambina con i Santi Anna e Gioacchino);
Poco più avanti è collocata una Madonna lignea denominata Madonna di Lourdes risalente al 1957 dello scultore spezzino Rino Mordacci.

Navata sinistra:
- l'organo
- Madonna col Bambino fra San Vincenzo e San Carlo Borromeo risalente al XVIII secolo;
- Madonna col Bambino risalente sempre al XVIII secolo;
- un drammatica scultura lignea, opera dello spezzino Carlo Giovannoni (1915-1997), denominata Cristo deposto e realizzata nel 1965;
- un'acquasantiera nei pressi dell'ingresso che porta i segni di un grave atto vandalico subìto dal santuario nel 1907.
Sacrestia:
- olio su tela raffigurante il Battesimo di Cristo risalente al XVIII secolo;

- preziose argenterie.

{Fonte delle notizie: Wikipedia e il depliant realizzato in occasione del centenario della dedicazione della Chiesa Santuario di Nostra Signora della Salute, 2010.
Bibliografia:
- Ferdinando Podestà (1909), N. S. Della Scorza a La Spezia, Firenze
- Francesco Cresci (1983), Parrocchia-Santuario di N.S. della Salute detta della Scorza, La Spezia
- Casimiro Bonfigli (1990), La Madonna della Salute nella storia della Spezia, Roma
- Valeria Scandellari (1989), Il carattere del Liberty nell'architettura spezzina del Novecento, Sarzana}