venerdì 13 marzo 2015

Chiesa di San Lorenzo - Ortonovo (SP)



L'edificio fu costruito tra il 1621 e il 1645 sui resti di un preesistente castello medievale, di cui rimane la torre rotonda, detta di Guinigi, risalente al 1410, la torre fu convertita in campanile nel 1651. La consacrazione solenne dell'edificio avvenne il 5 febbraio del 1651 ad opera del vescovo della diocesi di Lacedonia monsignor Ambrosio Viola. Nel 1714, con bolla papale di Clemente XI, fu elevata al titolo di abbazia perpetua.





La chiesa è caratterizzata da una pianta basilicale a croce latina con transetto. Le tre navate sono suddivise da pilastri quadrangolari. La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata, mentre le laterali, movimentate da cinque cappelle per parte, insistono su volte a crociera. Robusti pilastri sorreggono la sovrastante cupola, impostata su tamburo circolare e rivestita esternamente da scaglie di ardesia disposte a squama di pesce.


Nella facciata sono ospitate, in due nicchie, le statue dei Santi Martino e Lorenzo entrambe realizzate nel 1754. Nel 1910 verrà rifatto il pavimento con lastre di marmo bianco.





Tra le opere pittoriche e scultoree sono conservate una statua di Sant'Antonio abate, del 1727 nel primo altare della navata destra; una statua di San Rocco del XVI secolo nel terzo altare; un dipinto raffigurante l'Estasi di San Francesco, nel quarto altare e opera di un pittore ignoto del XVIII secolo; una statua di Santa Lucia, nell'altare a fianco del maggiore; la statua di Sant'Antonio da Padova con il Bambino Gesù; la tela della Madonna col Bambino, San Domenico e una santa martire anonima. 





Sulla controfacciata si può ammirare anche un affresco rappresentante il Battesimo di Cristo del 1637. Originariamente, tutta la chiesa era affrescata ma i dipinti vennero coperti da vernice grigia. Oggi solo sono visibili l' affresco dell'Assunta dietro l' altare maggiore e quello di San Lorenzo sulla volta della navata centrale. 




La vicinanza alla città romana di Luni è testimoniata dalla presenza in facciata di un'epigrafe che ricorda il liberto Marco Antonio Neantus augustale, membro del collegio dei sacerdoti addetti al culto di Augusto.



Il pulpito è risalente al Settecento.
L'organo a canne è stato realizzato nel 1884 dalla ditta Serassi di Bergamo.



{Fonte delle notizie: Wikipedia, culturainliguria.it. e terredilunigiana.com}