Diceva Maria: Cinque cose devi pensare, figlia mia. La prima, che tutte le membra del Figlio mio alla morte si irrigidirono e raffreddarono e che il sangue, durante la sua passione, coagulandosi s'attaccò a tutte le membra. La seconda, egli fu così acutamente e crudelmente ferito nel cuore, che il feritore non si fermò finché la lancia raggiunse la costola e il cuore fu trapassato. La terza, pensa a come fu deposto dalla croce: quei due che lo deponevano, usavano tre scale, una arrivava ai piedi, la seconda sotto le ascelle, la terza a metà del corpo. Il primo salì e lo teneva a metà corpo. Il secondo, salendo per l'altra scala, tolse prima un chiodo da un braccio, poi – appoggiata la scala – tolse il chiodo della mano dell'altro braccio. E questi chiodi erano penetrati ben fuori dello stipite. Scendendo allora quello, l'altro ne sopportava un poco il peso del corpo, come poteva. Il terzo salì sula scala che arrivava ai piedi e tolse i chiodi da essi. Deponendo il corpo a terra, uno di essi lo trattenne dalla parte della testa, l'altro dalla parte dei piedi; io poi, ch'ero la Madre, lo tenni nel mezzo.
E così noi tre lo portammo su una pietra, che io avevo ricoperto d'un lenzuolo pulito, in esso ravvolgemmo il corpo; ma non cucii il lenzuolo. Sapevo infatti che certamente non si sarebbe putrefatto nel sepolcro. Poi vennero Maria Maddalena e le altre sante Donne e molti santi Angeli, accorrendo come atomi di sole, a ossequiare il loro Creatore.
Non si può dire, allora, la mia tristezza. Ero come una partoriente, ch'è tutta tremante nelle membra, dopo il parto. Essa, sebbene a malapena possa respirare, pur tuttavia gioisce interiormente quanto può, perché sa che le è nato il figlio, venuto fuori di là dove non tornerà più. Così io, sebbene triste per la morte del Figlio mio, poiché ero consapevole che non sarebbe più morto, essendo vittorioso per sempre, godevo nell'anima mia e così s'univano in me gioia e tristezza. Posso ben dire che, sepolto il Figlio mio, quasi furono nel sepolcro due cuori in uno. Non si dice che dov'è il tuo tesoro, ivi è anche il tuo cuore? Così il mio pensiero e il mio cuore erano sempre nel sepolcro del Figlio mio.