lunedì 30 settembre 2013

Le Rivelazioni di Santa Brigida: libro II, cap. 18

Tre cose ammirabili ti ho fatte. Guarda dunque spiritualmente. E ascolta anche spiritualmente. Tu senti, corporalmente, il mio spirito nel tuo petto vivente. La visione che tu vedi, non appare così com'è. Se vedessi infatti la spirituale bellezza degli Angeli e delle Anime sante, il tuo corpo non ne sarebbe capace, ma si spezzerebbe come un vaso rotto e sporco, per il gaudio dell'anima a tale visione. Se poi vedessi i Demoni come sono, vivresti con somma pena o moriresti immediatamente alla loro terribile vista. Perciò tu vedi le cose spirituali, come se fossero corporali. Vedi gli Angeli e le Anime come se fossero uomini, che hanno la vita e l'anima, mentre gli Angeli vivono col loro spirito. E i Demoni ti sembrano forme destinate alla morte e mortali come forme d'animali e di altre creature. Questi però hanno uno spirito mortale, cosicché, morendo la carne, muore anche lo spirito. Ma i Demoni non muoiono nello spirito; muoiono senza fine e senza fine vivono.

Le parole spirituali ti sono dette in similitudini, altrimenti non potrebbe capirle il tuo spirito. Ma la cosa più mirabile è che il mio Spirito è sentito nel cuor tuo. Allora ella domandò: « O Signor mio e Figlio della Vergine, perché ti sei degnato di abitare in questa abietta vedova, povera come sono d'ogni opera buona e corta di intelligenza cosciente e per tanto tempo consumata in ogni peccato? ». Ed egli rispose: Io ho tre cose. Per prima posso arricchire i poveri e far capace e intelligente lo stolto e il corto di ingegno.

Io sono anche capace di far ringiovanire il vecchio. Come infatti la Fenice accumula nel nido le foglie secche, fra le quali ce n'è una dello stesso albero, che al di fuori è naturalmente secca e dentro fresca, e ad essa arrivano per primi i raggi del sole, per cui si accende e, di poi, da quella tutte le foglie s'illuminano, così è necessario che tu accumuli le virtù, con le quali possa essere rigenerata dai peccati e fra quelle devi avere un legno, che dentro è fresco e di fuori secco. Così sia pure il cuore: di fuori secco da ogni piacere del mondo, di dentro pieno d'ogni carità, sicché nulla voglia o desideri, se non me. Allora in esso vien subito il fuoco della mia carità e così ti accendi di tutte le virtù, dalle quali arsa e purificata dai peccati, tu risorga, come nuovo uccello, lasciato l'involucro del piacere.