mercoledì 2 ottobre 2013

Lo schiaffo

Gesù: Il mondo non è luce, è tenebre perché i pec­cati aumentano sempre di più. Grazie alla Madonna, grazie a te che lavorate molto e parli sempre della Madonna e di me, grazie a questi Cenacoli, la pre­ghiera un po' è aumentata. Ma a confronto dei pec­cati la preghiera non è sufficiente, andrebbe moltipli­cata almeno 40.000 volte per la riparazione dei pec­cati e per rallegrare il mio cuore, per dare gioia a te e gioia a tutte le anime buone.

Natuzza: Signore, siete bello!

Gesù: Io mi sono innamorato dell'anima tua.

Natuzza: E chi mi ha creato l'anima?

Gesù: Io. Ti ho scelta quando eri nel grembo di tua madre e ti ho fatta come ho voluto.

Natuzza: E come mi avete voluta?

Gesù: Ti ho voluta umile, caritatevole, piena d'amo­re, piena di gioia e piena di carità, per confortare il prossimo. Ma io a tutti ho dato qualcosa, ma non ri­spondono, sono come i figli scapestrati in famiglia. Mi insultano. Non mi conoscono? Li voglio bene lo stesso. Amo pure quelli che mi insultano, pure quelli che non mi conoscono. Voglio bene a tutti.

Natuzza: Ecco qual è la misericordia vostra Gesù. Avete detto che se ci danno uno schiaffo dobbiamo porgere l'altra guancia. Io sono la prima a non farlo.

Gesù: Eppure quanti schiaffi hai preso. Tu non capi­sci cosa vuol dire schiaffo. Che cosa hai capito per schiaffo, che davvero ti menano in faccia? Lo schiaffo è l'insulto.

Natuzza: Ancora non l'avevo capito.

Gesù: E quando le capisci le cose, quando arrivi qua?

Natuzza: Forse sì.

Gesù: E qua nessuno ti insulta. Uno schiaffo lo puoi prendere come scherzo, invece un insulto è uno schiaffo vero. Accettateli questi schiaffi e offriteli. Se li offrite avete grandi meriti, se non li offrite avrete la mortificazione due volte, di quello che vi insulta e anche di quell'altro che vi tenta. Se uno lo dà a voi, e voi lo date a lui, peccate l'uno e l'altro. Invece accet­tate lo schiaffo e offritelo per mettere pace. Anche se lo schiaffo non lo dimenticate almeno vi mettete la pace nel cuore. Questi della terra sono persone catti­ve, egoiste. Ogni 100 ce n'è una che mette pace, perché ama me e sa che quando non c'è pace io sof­fro. Dove non c'è pace, non c'è Dio! Invece altri di­cono: "Non mi faccio prendere per cretino. Tu me ne hai dato uno, io te ne do 100", e si vendicano perché si sentono colpiti nell'orgoglio. L'orgoglio non è buono, la superbia non regna e se regna non dura. Perché non dura? Per volere mio. Nessuno sopporta e offre. Invece chi tace e offre, ha meriti e io li ricompenso.