venerdì 25 ottobre 2013

Diario di Santa Gemma Galgani, sabato 21 luglio

Stasera, come avevo promesso a Gesù, sono andata da padre Vallini a confessarmi.
Ma chi sa, dopo uscita di confessionario, mi sono sentita subito agitata e inquieta: era segno che il diavolo era vicino.
Purtroppo se era vicino! Ben me ne avvidi più tardi, quando mi misi a dire le mie preghiere.
Già, come ho detto, internamente e anche esternamente ero tutta in tempesta; avrei preferito entrare nel letto e addormentarmi anziché pregare; ma no, volli provare.
Incominciai a dire tre invocazioni, che sono solita ogni sera dire al Sacro Cuor di Maria; appena mi fui messa in ginocchio, il nemico, che già da qualche ora stava nascosto, si fece vedere nella forma di un uomo piccino piccino; ma così brutto, che fui presa tutta da spavento.
La mia mente era tutta rivolta a Gesù e nulla mi curavo di lui; continuavo a pregare, ma tutto ad un tempo cominciò a darmi dei colpi nelle spalle e più giù ancora: me ne dette assai.
Sarò stata circa una mezz'ora in quella tempesta; mi sono bene avveduta però che la cosa che più gli dispiaccia a lui è il raccoglimento, che Gesù spesso spesso mi fa provare.
Mi raccomandavo a Gesù, ma che! Intanto si avvicinava l'ora che dovevo obbedire, cioè di andare a letto; andarci in quel modo mi dispiaceva: non avevo ancora fatto l'esame di coscienza. Pregai il mio angelo custode, e mi aiutò davvero, in un modo devo dire al tutto curioso.
Appena mi si presentò, lo pregai tanto che non mi lasciasse sola. Mi domandò che avessi; gli feci vedere il diavolo, che si era assai allontanato, ma mi minacciava sempre.
Lo pregai che stasse con me tutta la notte, e lui mi diceva: « Ma io ho sonno ».
« Ma no », gli ripetevo, « gli angeli di Gesù non dormono ». « Ma pure », soggiungeva, « devo riposarmi »
(ma mi accorsi che faceva per ridere); « dove mi farai stare? ».
Io volevo dirgli che lui si mettesse sul letto, e io stavo lì a pregare; ma allora avrei disobbedito.
Gli dissi che stasse vicino a me; me lo promise.
Io andai a letto; dopo lui mi parve che allargasse le sue ali e mi venisse sopra il capo. Mi addormentai, e stamani pure era al solito suo posto di ieri sera. Io ce l'ho lasciato; quando sono tornata dalla messa, non ci era più.