martedì 4 novembre 2014

Da "Il Rosario teologia in ginocchio" - Florian Kolfhaus


Non pochi teologi, spesso sulla base di considerazioni ecumeniche discutibili, propagando un "minimalismo mariano" emettono in guardia dal pericolo di esagerazioni come l'onesto e sincero amore per Maria dispiacesse al Figlio o lo mettesse da parte. [...]
Maria non è morta. [...] Il suo ritorno a casa era così come Dio lo volle per Adamo ed Eva, se non avessero peccato. [...] Almeno una persona su questa terra doveva vivere senza peccato e dipartirne senza morire. Almeno una volta, vi doveva essere un amore così forte e puro che non innalza soltanto l'anima a Dio, ma con impeto estatico strappa anche il corpo dalla strettezza di questo mondo. [...]
Chi lo recita (il Rosario) studia la teologia in ginocchio. Il Rosario, infatti, è nato dal desiderio di contemplare Gesù, con e attraverso Maria, per imparare a conoscerlo meglio ed amarlo di più. [...]
La Chiesa utilizza i titoli cristologici anche per la Madre di Gesù, in forma femminile: Re e Regina, Mediatore e Mediatrice, Salvatore e Salvatrice, il nuovo Adamo e la nuova Eva. Santa Caterina da Siena chiama Maria Redemptrix, "Redentrice". Maria è così coinvolta nell'opera di Redenzione di Cristo da poter letteralmente affermare che non esiste altra via oltre a Lei, che conduca a Gesù. [...]
(Il Rosario) è una preghiera che può essere recitata da chiunque: dai bambini agli anziani, dai malati a chi gode ottima salute, in macchina o a casa davanti ad un'immagine di Maria.