martedì 24 giugno 2014

La prima confessione - "Memorie di Suor Lucia"


Quando arrivò il mio turno, andai ad inginocchiarmi ai piedi del nostro buon Dio, rappresentato dal suo ministro, a implorare il perdono dei miei peccati. 
Quando terminai, vidi che tutti ridevano. 
Mia madre mi chiamò e disse: – O figlia mia! Non sai che la confessione si fa sottovoce, che è un segreto? Ti hanno sentita tutti! Soltanto alla fine hai detto una cosa che nessuno ha capito.
Nel tornare a casa, mia madre tentò varie volte di scoprire quel che lei chiamava il segreto della mia confessione; ma non ottenne altro che un profondo silenzio. 
Adesso dunque rivelerò il segreto della mia prima confessione. Il buon sacerdote, dopo avermi ascoltata, mi disse queste brevi parole: – Figlia mia, la tua anima è il tempio dello Spirito Santo. Conservala sempre pura, affinché Lui possa continuarvi la Sua azione divina.
Nell’udire queste parole mi sentii compenetrata di rispetto verso il mio intimo, e chiesi al buon sacerdote come dovevo fare. 
– In ginocchio, lì, ai piedi della Madonna domandale con molta fiducia che si prenda cura del tuo cuore, che lo prepari a ricevere domani degnamente il Suo amato Figlio, e che lo custodisca per Lui solo. 
C’erano in Chiesa varie statue della Madonna. Però, siccome le mie sorelle erano incaricate di sistemare l’altare della Madonna del Rosario, io ero per questo abituata a pregare davanti a quella Madonna; perciò anche quella volta andai lì. 
Le chiesi, quindi, con tutto l’ardore di cui fui capace, che custodisse soltanto per Iddio il mio povero cuore. 
Nel ripetere varie volte quest’umile supplica con gli occhi fissi sulla statua, mi parve che Lei sorridesse e che, con uno sguardo e un gesto di bontà, mi dicesse di sì. 
Rimasi così inondata di tanta letizia, che con difficoltà riuscivo a pronunciar una parola.