lunedì 21 ottobre 2013

Anna Caterina Emmerick e il suo Angelo

A volte passavo delle intere giornate con lui (l'angelo). Mi mostrava delle persone che conoscevo e altre che non avevo mai visto. Con lui attraversavo i mari alla velocità del pensiero. Potevo vedere lontano, molto lontano...Quando arriva per portarmi con sé, solitamente vedo in principio un debole chiarore e poi improvvisamente mi appare dinanzi, come la luce di una lanterna che illumina le tenebre...La mia guida è sempre davanti a me,a volte al mio fianco e non ho mai visto i supi piedi muoversi. E' silenzioso, fa pochi movimenti, ma alle volte accompagna le sue brevi risposte con un cenno della mano o inclinando il capo. Oh, com'è brillante e trasparente! E ha capelli setosi, fluttuanti e brillanti. Il suo capo non è coperto e l'abito che indossa è lungo e di un candore abbagliante...Gli parlo liberamente e tuttavia non ho mai potuto guardarlo in viso. Mi inchino dinanzi a lui ed egli mi guida con diversi cenni. Non gli faccio mai troppe domande, perché la soddisfazione che provo solo sapendolo al mio fianco mi trattiene. E' sempre molto breve nelle sue risposte...Una volta mi persi nei campi di Flamske. Ero terrorizzata, cominciai a piangere e a pregare Dio. Improvvisamente vidi davanti a me una luce, simile a una fiamma che si trasformò nella mia guida con indosso il suo abito. La terra sotto i miei piedi diventò asciutta, e né pioggia né neve cadevano su di me. Ritornai a casa senza neppure bagnarmi.