Figliuolo di Dio e mio Signore, quanti beni ci date in questa prima parola! Vi abbassate fino a unirvi con noi nelle nostre domande. Vostro Padre in tal modo ci deve sopportare, malgrado i nostri gravi peccati; perdonare come al figliuol prodigo tutte le volte che ritorniamo ai suoi piedi; e procurarci di che vivere, come si conviene a un buon Padre; anzi, vincere in bontà tutti i padri del mondo, come Colui che è la perfezione di ogni bene; e infine renderci partecipi ed eredi con Voi di ogni sua ricchezza.
Che sei nei cieli
[Carissime sorelle,] credete che importi poco sapere che cosa sia il cielo e dove si ha da cercare il vostro adorabilissimo Padre? Ricordate ciò che dice S. Agostino, il quale dopo aver cercato Dio in molti luoghi, lo trovò finalmente in se stesso. Assai importante dunque è comprendere che il Signore sta in noi, e che in noi dobbiamo tenergli compagnia.
Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno
Chi è colui che, malgrado ogni sua leggerezza, avendo da domandare una grazia a una persona di riguardo non pensi prima come domandargliela, per non essere villano e dispiacerle? Il buon Gesù, dunque, ci invita a dire le parole seguenti, con le quali chiediamo che il regno di Dio venga in noi. Di tanto in tanto il Signore, vedendoci spossate per la fatica del viaggio, ci inonda di tale serenità da farci capire qualche cosa di ciò che godono coloro che Egli ha già introdotto nel suo regno. E questa è la grazia di cui noi lo preghiamo.
Sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra
Quando la terra dell'anima mia si sarà cambiata in cielo, sarà pure più facile che si compia in essa la volontà del Padre, mentre senza questa trasformazione non vedo proprio come ciò possa farsi, non trattandosi
che di una terra sterile e vile. E queste due volontà andranno molto d'accordo; perché Dio,
vedendo che l'anima fa quello che Egli vuole, farà anch'Egli quello che ella vuole.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Il buon Gesù constatò le difficoltà che in far questo avremmo dovuto superare, perché troppo deboli, troppo attaccati alla terra: Egli ci avrebbe dovuto eccitare col metterci innanzi il suo amore per noi.
E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori
Sorelle, considerate che non dice “Come perdoneremo”, ma “Come perdoniamo” facendoci comprendere, con questo, che chi ha chiesto al Padre un dono così grande, come quello di cui abbiamo parlato, e ha rimesso completamente la sua volontà in quella di Dio, deve aver già tutto perdonato. Essere o non essere stimata importa poco a questa anima.
E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, amen.
Il demonio ci fa credere di avere una determinata virtù, supponiamo la pazienza. Ma io vi dirò che di simili virtù non dobbiamo far conto, convincendoci di non conoscerle che di nome. Potremo credere che il
Signore ce n'abbia favorite soltanto allora che ci vedremo alla prova, perché può essere che tutta la vostra pazienza se ne vada in fumo per una parola di offesa. Quando sarete molto tribolate, lodate il Signore che comincia a insegnarvi cosa sia la pazienza.
{dal "Cammino di perfezione" di Santa Teresa d'Avila}