Misteri della gioia
1 – L’annuncio dell’Angelo a Maria
Dal Vangelo di Luca. L’Angelo le disse: «Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc.1,45).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Fuggite, fuggite la benché minima ombra che vi faccia sentire alta di voi stessa. Riflettete ed abbiate sempre innanzi all’occhio della mente la grande umiltà della Madre di Dio e nostra, la quale, a misura che in lei crescevano i doni celesti, sempre più si sprofondava nell’umiltà, tanto da poter Ella cantare da quello stesso momento che fu adombrata dallo Spirito Santo, che la rese Madre del Figliuolo di Dio : «Ecco l’ancella del Signore» (Epist. 2, 417).
2 – Maria visita Santa Elisabetta
Dal Vangelo di Luca: In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda, entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta… Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo… Maria allora esclamò: «L’anima mia Magnifica il Signore. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente». Maria rimase con Lei circa tre mesi… (Lc. 1.39-56).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Figliuole, l’abbiezione in latino si chiama umiltà, e l’umiltà abbiezione; sicché quando la Santissima Vergine dice nel Magnificat: «Perché ha riguardato l’umiltà della sua serva». Ella vuol dire perché ha riguardato la mia abbiezione e viltà. Non di meno vi è qualche differenza fra la virtù dell’umiltà e della abbiezione; perché l’umiltà è la ricognizione della propria abbiezione; ora il grado sublime dell’umiltà è il solo riconoscere la propria abbiezione, ma amarla; questo è ciò che io vi esorto (Epist. 3, 566).
3 – Gesù nasce a Betlemme
Dal Vangelo di Luca: Maria diede alla luce il Suo Figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo… L’Angelo disse ai pastori: «Non temete, vi annunzio una grande gioia: oggi vi è nato nella città di Davide il Salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia» (Lc. 2, 7-12)
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Ricordatelo che una cosa è necessaria, di essere appresso a Gesù. Ditemi, mie care figliuole, voi sapete bene che alla nascita di nostro Signore i pastori udirono i canti angelici e divini degli spiriti celesti, la scrittura lo dice, ma non dice però che la Vergine sua Madre e San Giuseppe, che erano i più vicini al bambino, udissero la voce degli Angeli o vedessero quei miracolosi splendori, anzi al contrario, invece di udire gli Angeli cantare, udivano piangere il bambino, e videro a qualche lume, mendicato da una lampada vile, gli occhi di questo divino Infante, tutti bagnati di lacrime nel pianto, tremanti pel freddo (Epist. 3, 565).
4 – Presentazione di Gesù al Tempio
Dal Vangelo di Luca: Quando venne il tempo della loro purificazione, secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore… (Lc. 2, 22-23).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Siate, mie dilettissime figliuole, tutte rassegnate nelle mani di nostro Signore, donandogli il rimanente degli anni vostri e supplicatelo sempre di impiegarli a servirsene in quello che a lui piacerà; non preoccupate il vostro cuore con vane promesse, ma presentate al vostro sposo divino i vostri cuori tutti vuoti di ogni altro affetto, e supplicatelo che lo riempia puramente e semplicemente dei movimenti, desideri e volontà che sono del suo Amore, acciocché i vostri cuori, come una madreperla, non concepiscano che non la rugiada del cielo e non l’acqua del mondo; e vedrete che Dio vi aiuterà, e che farete assai, nello scegliere e nell’eseguire (Epist. 3, 569).
5 – Ritrovamento di Gesù nel Tempio
Dal Vangelo di Luca: Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava… Al vederlo restarono stupiti e Sua Madre Gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, Tuo Padre e io, angosciati Ti cercavamo». Ed Egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io debbo occuparmi delle cose del Padre mio?» Ma essi non compresero le Sue parole (Lc. 2 46,49-50).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Si’, mia buona figliuola, allargate sempre più il vostro cuore alla fiducia in questa amorosissima Madre, che il Dio della pietà ha voluto in Lei assegnarci una Madre che ci servisse non solo quale legame di unione con Dio, di beneficenza, ma ancora una mediatrice che ci servisse con un mezzo di difesa contro i nemici della nostra salute. Coraggio dunque ed avanti sempre, ché, se il nemico non dorme per perderci, questa Madre Benedetta non ci lascia un istante (Epist. 3, 98).
Misteri della Luce
1 – Battesimo di Gesù al Giordano
Dal Vangelo di Matteo: Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto». (Mt. 3, 16-17).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Sì, il cristiano nel Battesimo risorge in Gesù, viene sollevato ad una vita sopranaturale, acquista la bella speranza di sedere glorioso sopra il Trono Celeste. Quale dignità! La sua vocazione richiede di aspirare di continuo alla patria dei Beati, di considerarsi qual pellegrino nella terra di esilio; la vocazione di cristiano, dico, richiede di non apporre il cuore nelle cose di questo basso mondo; tutta la cura, tutto lo studio del buon cristiano che vive secondo la sua vocazione è rivolto nel procacciarsi i beni eterni; egli si deve formare tale giudizio delle cose di qua giù, da stimare ed apprezzare solo quelle che servono al conseguimento degli eterni beni l’aiutino (Epist. 2, 226).
2 – Gesù si rivela alle nozze di Cana
Dal Vangelo di Giovanni: Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la Madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo venuto a mancare il vino, la Madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La Madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà». E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le giare»; le riempirono fino all’orlo (e l’acqua si trasformò in vino). Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv. 2, 1-8).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Se la nostra miseria ci atterrisce, se la memoria delle nostre colpe ci arresta dal presentarci a Dio nostro Padre, ricorriamo allora alla Madre nostra: Maria. Ella è tutta dolcezza, tutta misericordia, tutta bontà, tutta tenerezza per noi perché ci è madre. Ascendiamo, ascendiamo in sua compagnia sino al trono di Dio, e facciamo valere presso di Lui la di Lei maternità. Questa Madre amorosissima saprà sostenerle le nostre suppliche, far valere le nostre ragioni, e farci conoscere che non è meno tenera, meno generosa Madre nostra nel cielo di quello che tanto a suo costo, lo fu già sul Calvario in un momento, il più solenne per Lei, quando tutti ci partorì col Suo Amore (Epist. 3, 100).
3 – Gesù annuncia il Regno di Dio
Dal Vangelo di Marco: Dopo che Giovanni (il Battista) fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo» (Mc. 1, 15-16).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. La prima cosa che io desidero in te è questa di San Paolo: «Tutto ritorna in bene a quelli che amano Dio». E per verità giacché Iddio può e sa cavare il bene anche dal male, per chi farà questo, se non per coloro che senza alcuna riserva si sono donati a Lui? Perfino gli stessi peccati, dalla sua divina provvidenza sono ordinati al bene di quelli che a lui servono. Considera, mia carissima figliuola, questo grande artificio di misericordia: converte le nostre miserie in favori. Dimmi dunque, di grazia, che non farà Egli delle nostre afflizioni, dei nostri travagli e delle persecuzioni, che ci molestano? E perciò se mai ti occorrerà di patire delle afflizioni, assicurati pure che, se ami Dio di cuore, tutto si convertirà in bene, allora più che mai sii certa che Egli verrà senz’altro (Epist. 3, 822).
4 – Contempliamo Nostro Signore Gesù Cristo nella sua Trasfigurazione
Dal Vangelo di Luca: E mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme… E dalla nube (che li aveva avvolti) uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo» (Lc. 9, 35).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Ricordati ed imprimi bene nella mente che il Calvario è il monte dei santi; ma ricordati ancora che dopo salito il Calvario, piantata la Croce e spirata su essa, si ascenderà immediatamente ad un altro monte che si denomina Tabor, la Gerusalemme celeste. Ricordati che il patire è breve, ma la ricompensa è eterna. Riposa tranquilla od almeno rassegnata, ma sicura sempre, nella parola dell’autorità. Ad essa affidati, e non temere l’imperversare delle tempeste poiché la navicella del tuo spirito non andrà giammai sommersa. I Cieli e la terra si cambieranno, ma la parola di Dio ci assicura che chi ubbidisce canterà vittoria, non si cambierà, rimarrà sempre scritta a caratteri indelebili sul libro della vita: io sussisterò sempre (Epist. 3, 245).
5 – Contempliamo Nostro Signore Gesù Cristo che istituisce l’Eucarestia
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv. 13,1). Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati» (Mt. 26,24-28).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Oh! intendiamo bene per amore del cielo quello che il nostro buon Maestro, domanda al Padre, «Dacci oggi, o Padre, il nostro pane quotidiano». Ma qual è questo pane? In questa domanda di Gesù, salvo sempre migliori interpretazione, io vi ravviso l’Eucaristia principalmente. Quale eccesso di umiltà di quest’Uomo Dio! Egli che è una cosa sola col Padre, Egli che è l’amore e la delizia dell’eterno Genitore, sebbene sapesse che tutto ciò che lui farebbe in terra sarebbe gradito e rettificato dal Padre suo in Cielo, chiede licenza di restar con noi! (Epist. 2, 340).
Misteri del Dolore
1 – Contempliamo l’agonia di nostro Signore Gesù Cristo nell’orto
Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu» (Mc. 14,34-36). Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella Sua gloria? (Lc. 24,26).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. La Vergine Addolorata ci ottenga dal Suo Santissimo Figliuolo di farci penetrare sempre più nel mistero della Croce ed inebriarci con lei dei patimenti di Gesù. La più certa prova dell’amore consiste nel patire per l’amato, e dopo che il Figliuolo di Dio patì per puro amore tanti dolori, non resta alcun dubbio che la Croce portata per Lui diviene amabile quanto l’amore (Epist. 1, 602).
2 – Contempliamo la flagellazione di Nostro Signore Gesù alla colonna
Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?» Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!» Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt. 27,22-26). «Mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Ga. 2, 20).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. La Santissima Vergine ci ottenga l’amore alla croce, ai patimenti, ai dolori ed Ella che fu la prima a praticare il Vangelo in tutta la sua perfezione, in tutta la sua severità, anche prima che fosse pubblicato, ottenga a noi pure ed essa stessa dia a noi la spinta di venire immediatamente a lei d’appresso. Sforziamoci noi pure, come tante anime elette, di tener sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre appresso ad Ella, non essendovi altra strada che a vita conduce, se non quella battuta dalla Madre nostra: non ricusiamo questa via, noi che vogliamo giungere al termine (Epist. 1, 602).
3 – Contempliamo l’incoronazione di spine di Nostro Signore Gesù Cristo
Dal Vangelo di Matteo: Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono intorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra, poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve Re dei Giudei!» E sputandogli addosso gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo (Mt. 27, 27-30).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Nella vostra risoluta volontà di meglio ricevere riscontro a quelle vostre interrogazioni, mi dispongo ad ubbidivi. La prima vostra domanda è che volete sapere da quando Gesù cominciò a favorire la sua povera creatura delle sue celesti visioni. Queste dovettero incominciare non molto dopo del noviziato. La seconda domanda è se l’ha concesso il dono ineffabile delle sue Sante Stimmate. A ciò devesi rispondere affermativamente e la prima volta di quando Gesù volle degnarla di questo suo favore, furono visibili, specie in una mano, e poiché quest’anima a tal fenomeno rimase assai esterrefatta, pregò il Signore che avesse ritirato un tal fenomeno visibile. D’allora non apparsero più; però, scomparse le trafitture, non per questo scomparve il dolore acutissimo che si fa sentire, specie in qualche circostanza ed in determinati giorni. La terza ed ultima vostra domanda si è se il Signore l’abbia fatto provare, e quante volte, la Sua coronazione di spine e la Sua flagellazione. La risposta anche a quest’altra domanda deve essere pure affermativa; quest’anima son vari anni che ciò patisce e quasi una volta per settimana (Epist. 1, 669).
4 – Contempliamo Gesù Cristo caricato della Croce sale al Calvario
Dal Vangelo di Luca: Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù (Lc. 23-26). «Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo» (Lc. 17, 27).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Rimiriamo sempre coll’occhio della fede Gesù Cristo che carico della Sua Croce ascende il Calvario, noi lo vediamo seguito da un immenso stuolo di anime che appresso a Lui portano la propria croce e battono la stessa strada. Oh come è bella questa vista! Noi vediamo venire immediatamente appresso a Gesù la nostra Santissima Madre, la quale in tutta la perfezione segue Gesù, carico della propria Croce. Ecco seguire gli Apostoli, i Martiri, le Vergini, i Confessori. Oh come questa comitiva è Santa, è nobile, augusta e cara! Or chi concederà anche noi di essere di sì bella compagnia? Gesù stesso, contro ogni nostro stesso demerito, ci ha posti in sì bella compagnia. Sforziamoci di unirci sempre meglio alle Sue file ed affrettiamoci a camminare con essa per la strada del calvario. Abbiamo fede che Gesù ci sosterrà sempre con la Sua grazia. Combattiamo da forti colle anime forti ed il premio non sarà lontano (Epist. 1, 597).
5 – Contempliamo la crocifissione e morte di nostro Signore Gesù
Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto». E chinato il capo, spirò (Gv. 19, 28-30). Il Cristo Gesù (…) spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini, apparso in forma umana, umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Fili. 2, 7-8).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Soffri, ma rassegnata, perché la sofferenza non è voluta da Dio se non per la Sua gloria e per il tuo bene: soffri, ma non temere perché la sofferenza non è castigo di Dio, sebbene un parto di amore che vuole renderti simile al Figlio Suo; soffri, ma credi pure che Gesù stesso soffre in te e per te e con te e ti va associando nella Sua Passione e tu in qualità di vittima devi pei fratelli quello che ancora manca alla passione di Gesù Cristo. Ti conforti il pensiero di non essere sola in tale agonia, ma bene accompagnata; altrimenti come potresti volere ciò che l’anima fugge e spaventarti di non potere pronunciare il Fiat? Come potresti “voler amare” il Sommo Bene? (Epist. 3, 202).
Misteri della Gloria
1 – Contempliamo la risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo
L’Angelo disse alle donne: «Non abbiate paura voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto: venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto andate a dire ai suoi discepoli: “È resuscitato dai morti e ora vi precede in Galilea”; là lo vedrete. Ecco io ve l’ho detto» (Mt. 28, 5-7). Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno, secondo le scritture (1Cor 15, 3-4).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Un giorno la Maddalena parlava al divin Maestro e stimandosi separata da Lui, piangeva. Così avviene anche in te. Orsù coraggio, mia buona figliola, non ti angustiare per nulla: tu hai in tua compagnia il tuo Divin Maestro, non ne sei disunita. Di che temi? Di che ti lamenti? La Maddalena voleva abbracciare nostro Signore, e questo dolce Maestro, che pur tante volte glielo aveva permesso, questa volta frappone un ostacolo: No, le disse, non mi toccare, perché ancora non sono asceso al Padre Mio. Gesù ti dia l’intelligenza chiara di questo e ti sia di conforto. Lassù non vi saranno più ostacoli, qua giù bisogna soffrirli. Basti a noi che Dio è il nostro Dio e che il nostro cuore ne sia il Suo tempio (Epist. 3, 750).
2 – Contempliamo l’Ascensione di Gesù che torna al Padre
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in Cielo e sedette alla destra di Dio (Mc. 16,19). Essi dopo averlo adorato tornarono a Gerusalemme con grande gioia (Lc. 24,52) «Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt. 28,20).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Noi sappiamo benissimo che, per lo spazio di quaranta giorni Gesù volle comparire risorto. E perché mai? Per stabilire, come dice San Leone, in modo definitivo e ribadire con la testimonianza della Sua Risurrezione le massime della nostra fede. Reputò, quindi, di non aver fatto abbastanza per la nostra edificazione, se non fosse apparso anche dopo essere risorto. Dico questo per la nostra edificazione, perché non basta a noi risorgere ad imitazione di Cristo, se, a sua immagine, non compariamo risorti, cambiati, e rinnovati nello Spirito (Epist. 4, 1120).
3 – Contempliamo la Discesa dello Spirito Santo su Maria Vergine e gli Apostoli riuniti nel cenacolo
Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi (At 2,2-4). È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore, ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò (Gv. 16, 7).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Non cesserò, mia buona figliuola, di pregare il nostro buon Dio e per te e la tua famiglia tutta, acciocché a lui piaccia di compiere in te e sulla tua famiglia la sua santa opera, cioè il buon desiderio e disegno di arrivare alla perfezione della vita Cristiana; desiderio che tu devi amare e nutrire teneramente nel tuo cuore, come un’opera dello Spirito ed una scintilla del suo fuoco divino (Epist. 3, 836).
4 – Contempliamo l’Assunzione di Maria Vergine al Cielo
Nel cielo apparve poi un segno grandioso, una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle (Ap. 12,1). Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio (Col. 3,1-3).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. L’amore divino ha raggiunto nel cuore di Maria la maggiore intensità, di modo che non poteva più essere ristretto in creatura mortale. Allora l’anima beata di Maria, come colomba cui vengono spezzati i lacci, si dissolse dal suo santo corpo e volò nel seno del suo Diletto. Gesù che regnava in Cielo coll’umanità santissima, che aveva preso le viscere della Vergine, volle che pure la madre sua non solo con l’anima, ma anche col corpo si riunisse a lui e dividesse appieno la sua gloria. Quel corpo che neppure un istante era stato schiavo del demonio e del peccato, non lo doveva essere neppure nella corruzione.
5 – Contempliamo l’incoronazione di Maria Regina nella gloria degli Angeli e dei Santi
Dal Vangelo di Giovanni: Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto. Sappiamo che quando Egli si sarà manifestato, noi saremo simili a Lui, perché lo vedremo così come Egli è (Gv. 12,2).
Dagli scritti di San Pio da Pietrelcina. Le porte esterne si schiudono, e la Madre di Dio vi entra. Non appena i beati comprensori la vedono, compresi dallo splendore della sua bellezza, le muovono tutti giulivi e festanti incontro, la salutano e la onorano coi titoli più eccelsi, si prostrano ai suoi piedi, le presentano i loro omaggi la proclamano concordemente loro regina. Alla festa degli angoli si unisce la Triade Sacrosanta (Epist. 4, 1126).
{Fonte: http://www.sansalvatoreinlauro.org/}