venerdì 12 dicembre 2014

Misteri gaudiosi del Santo Rosario

1° mistero: L'annunciazione

L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chia­mato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria dis­se: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc. 1, 30-32; 38)

E' il momento più grande della storia del genere umano.
L'angelo annuncia alla Vergine che sarà madre del Figlio di Dio, che l'Altissimo ha scelto Lei per compiere le scritture, che è Lei l'eletta.
Maria, dopo la prima esitazione -Com'è possibile, non conosco uomo?- accetta con fiducia: -Avvenga per me secondo la tua parola-.
E' l'elogio dell'umiltà: l'umiltà di Dio che aspetta un "sì" da una creatura e l'umiltà della Santa Vergine che si definisce "la serva del Signore".
Maria, dona anche a me la virtù dell'umiltà, fa' che anch'io possa essere sempre pronta e disponibile alla chiamata di Dio e che possa accettare tutti i suoi piani, anche quelli più dolorosi.

2° mistero: La visitazione

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la monta­gna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». (Lc. 1, 39-45)

L'angelo Gabriele mette al corrente Maria che sua cugina, in età avanzata e dichiarata sterile, è al sesto mese di gravidanza, - Nulla è impossibile a Dio-.
La Santa Vergine si mette subito in viaggio per recarsi da Elisabetta, incurante delle difficoltà e della pericolosità del viaggio. Probabilmente è spinta dal desiderio di condividere la sua gioia e dalla voglia di portare Gesù agli altri.
Sulla cugina scende lo Spirito Santo: "A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?".
Maria le risponde con gli altissimi versi del Magnificat.
Maria, donami il desiderio di aiutare il prossimo, dammi la capacità di farmi piccola e di mettere gli altri al primo posto.
Fammi una vera discepola di Gesù.
Mettimi al servizio dei bisognosi, dei malati e degli infelici.

3° mistero: La nascita di Gesù a Betlemme

Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c'era posto per loro nell'albergo. (Lc. 2, 6-7)

E' la Notte Santa. 
Maria e Giuseppe sono nella stalla di Betlemme. 
Il mondo li ha rifiutati. 
Ha già rifiutato il Salvatore.
La notte è rischiarata dalla stella, ma è "la luce del mondo" che sta nascendo.
I pastori arrivano attirati dalla luce della cometa e dai cori degli angeli che intonano sublimi canti di gioia.
Fuori è tutto giubilo.
Dentro è tutta estasi.
Giuseppe e Maria, contemplano il Bambino, il dono di Dio al mondo.
Maria, fa' che possa disprezzare la ricchezza, gli agi e gli ozi. Preservami dai vizi e dai peccati di gola.
Fammi amare la povertà.
Non permettere che sia superficiale e che dia troppa importanza all'apparenza.
Donami un animo sensibile e nobile, a imitazione tua e di Gesù.

4° mistero: La presentazione di Gesù nel tempio

Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio. (Lc. 2, 25-28)

Maria e Giuseppe presentano Gesù al tempio, anche se sanno che non sarebbero tenuti a farlo poiché il Bambino è Figlio di Dio, ma nell'umiltà desiderano conformarsi agli usi e alle regole.
Maria offre Gesù a Dio, lo offre in sacrificio. 
E Simeone profetizza: "Anche a te una spada trafiggerà l'anima".
Maria non comprende totalmente ma custodisce tutte le cose nel suo cuore.
Maria, ti prego allontana da me l'arroganza, fa' che non mi senta mai superiore agli altri. 
Fa' che io viva la religione con entusiasmo e con rispetto e che riesca a insegnarlo ai miei figli.


5° mistero: Il ritrovamento di Gesù nel tempio

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mez­zo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intel­ligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Per­ché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». (Lc. 2, 46-49)

Maria e Giuseppe smarriscono Gesù a Gerusalemme. 
Lo cercano ovunque e lo trovano dopo tre giorni nel tempio.
Sta parlando con i sacerdoti, che rimangono stupiti dalle sue risposte e dalla sua intelligenza.
"Perché ci hai fatto questo?", è la domanda della Santa Vergine, che in questi tre giorni ha sofferto come solo una madre può fare.
E' l'anticipazione dei tre giorni che Maria dovrà aspettare per veder risorgere quel Figlio disprezzato, offeso, flagellato e crocifisso.
"Non lo sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio?".
Ancora Maria non comprende appieno questa risposta, ma la accetta e la custodisce dentro di Lei.
Maria, fa' che io non mi perda d'animo nei momenti di aridità spirituale, quando cercherò il calore e l'affetto di Gesù e troverò solo la fatica nell'orazione. Aiutami a capire che in quei momenti il calore del mio cuore lo dono a Lui, per riscaldarlo della freddezza che gli riservano le creature e per consolarlo delle offese ricevute. Fammi amare l'attesa del suo ritorno, esulta con me quando lo ritroverò proprio lì dov'era, nel mio cuore.