giovedì 4 dicembre 2014

Dal diario di Léonie Guillemant




(Nel 1872, moriva, in concetto di santità, Leonia Gilemant (Léonie Guillemant). Dal suo diario inedito, a conforto e pel bene delle anime, stralciamo il tratto seguente, atto a rivelare sempre meglio la immensa bontà e misericordia di Maria Santissima in nostro favore).
31 marzo. - Me ne stavo assai contristata per la morte di un patrizio, la cui vita era trascorsa completamente lontana da Dio. Questa mattina volevo pregare per lui, ma non mi fu possibile. Sembrava che una volontà più forte della mia me lo impedisse, ed ero triste, perché lo stesso fenomeno mi era accaduto già altra volta, per una persona di cui Nostro Signore m'aveva fatto conoscere la dannazione. Però il Signore mi ha consolata e rassicurata: 
- E' salva - mi ha detto - ma si trova nel profondo del Purgatorio, e vi rimarrà per molto tempo. Il demonio, infuriato perché Maria SS. gli ha strappato dalle mani quell'anima, (come gliene strappa a migliaia ogni giorno), voleva impedirti di pregare per essa, onde privarla almeno di quel sollievo che le tue preghiere ed azioni potrebbero recarle.
- A chi deve la sua salvezza quella povera anima? - chiese a N. Signore. 
- Alle orazioni che il santo Sacerdote innalzava alla Madonna mentre assisteva ai suoi ultimi momenti. Queste preghiere gli ottennero da me un istante di conoscenza, durante il quale potè pentirsi.
N. Signore mi disse ancora che il demonio detestava la Santa Vergine Maria perché ogni giorno gli toglieva moltitudini di anime, bastando che una persona di pietà chieda la salvezza di un peccatore, perché Essa non lo lasci andare perduto. Così pure, basta che un peccatore, durante la sua vita abbia fatto qualche atto di devozione a Maria, fosse pure da bambino o al momento della sua prima Comunione, perché Essa ricordandoSene, gli ottenga la grazia della salvezza. 
- Oh! Come è buona la Madonna! - dissi. - Ma allora Ella è più nostra amica di Voi?...
- No - mi rispose. - Ella non può amare più di Me ma il suo cuore è stato formato e modellato per il Mio. Maria Santissima è Colei che fa piegare la Mia Giustizia. E' Madre, e tutti i giorni sottrae i Suoi figli a questa Giustizia quando mi vede presso a castigare.-
Ero tanto commossa che le lacrime scorrevano abbondanti. Allora, piena di confidenza nella bontà di Maria, e nel potere della Sua intercessione, mi disposi a chiederle che ottenesse da Nostra Signore di far salir presto al Paradiso quella povera anima che sapevo destinata a rimanere tanto tempo in Purgatorio. Ma Nostro Signore me lo impedì dicendo: - Non chiedere tal cosa a Maria. Non saresti esaudita. Maria ama ed adora tutte le mie perfezione. La Mia Giustizia Le è tanto cara quanto la Mia Misericordia, e mentre Essa vuol piegarLa, non intende né lederNe né distruggerNe i diritti. Se un'anima, che durante la intera vita, non ha fatto nulla per Me (che muore con una contrizione molto imperfetta, ma sufficiente per la grazia dell'assoluzione) ed è salva per pura misericordia entrasse immediatamente in Paradiso, la Mia Giustizia non esisterebbe. No: mia madre non mi fa tale richiesta e il peccatore che ti sta a cuore, pagherà il suo debito fino all'ultimo centesimo. Puoi, peraltro, ottenergli sollievo colle tue orazioni, ma non sarà liberato dalla pena intera che merita. 
1° aprile. - Ho visto oggi il buon Sacerdote che ha assistito il malato. Mi disse che prima della Estrema Unzione, trovandosi solo col morente cercò un Crocifisso e non trovandolo, diè a baciare al malato la crocetta di una Corona trovata lì per caso, dicendogli: 
- Questa è l'immagine di quel Dio che morì per noi. Se lei sente e mi capisce, se si pente e lo ama mi dia un segno onde io lo sappia. -
Il moribondo tese allora le labbra per baciare la Croce, gli presentai ancora la medaglia della Madonna, ed egli, di nuovo, tese le labbra per baciare...Così le parole del Sacerdote hanno dato piena conferma a quanto Nostro Signore mi ha detto ieri.


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Gesù mio, perdono e misericordia per i meriti delle Vostre Sante Piaghe (300 g. d'ind.)

Refugium peccatorum, ora pro nobis.

(Con Approv. Eccl.)