Prepara, Dio mio, prepara, Signore, un gradevole soggiorno per te in me. affinché, secondo la promessa della tua santa parola, tu venga a me e possa in me riposare.
Mortifica in me tutto ciò che non piace ai tuoi occhi e rendimi uomo secondo le intenzioni del tuo cuore. Colpisci, Signore, la più profonda intimità del mio cuore con le saette del tuo amore e ubriacala col vino della tua perfetta carità. Oh, quando questo accadrà? Quando ti sarò gradito in ogni mio aspetto? Quando sarà morto tutto ciò che in me ti è contrario? Quando ti apparterrò totalmente? Quando cesserò di essere mio? Quando avverrà che nessuna cosa vivrà in me al di fuori di te?
Quando ti amerò di amore ardentissimo? Quando mi brucerà tutta la fiamma del tuo amore? Quando sarò del tutto vinto e trafitto dalla tua soavissima dolcezza?
Quando aprirai a questo povero mendicante e gli scoprirai il tuo bellissimo regno che sta dentro di me, che sei tu con tutte le tue ricchezze? Quando mi trasporterai e annegherai e trascinerai e nasconderai in te, così che io non sia più io? Quando, eliminati tutti gli impedimenti e gli ostacoli, mi farai un solo spirito con te, così che non possa mai più separarmi da te?
O amato, amato, amato dell'anima mia! O dolcezza, dolcezza del mio cuore!
Esaudiscimi, Signore, non per i miei meriti, ma per la tua infinita bontà! Insegnami, illuminami, indirizzami, aiutami in tutte le circostanze perché niente sia fatto e sia detto se non ciò che è gradito ai tuoi occhi. O mio Dio, mio amato, altissimo bene dell'anima mia! O amore mio dolce! O mia grandissima gioia! O mia forza, veglia su di me! Luce mia, fammi da guida! O Dio del mio grande amore, perché non ti concedi al povero? Tu penetri i cieli e la terra e lasci vuoto il mio cuore?
Tu vesti i gigli dei campi, procuri il cibo agli uccellini e sostenti i vermi della terra ti scordi di me che tutto dimentico per te?
Tardi ti ho conosciuto, o bontà infinita! Tardi ti ho amato, o bellezza così antica e così nuova! Infelice il tempo che non ti ho amato! Me infelice quando non ti conoscevo! Cieco quando non ti vedevo! Eri dentro di me ed io ti cercavo all'esterno! Anche se ti ho trovato tardi, non permettere. Signore, per tua divina clemenza, che io ti abbandoni mai.
Se uno degli aspetti che più ti piacciono e più colpiscono il tuo cuore è che si abbia occhi per saperti guardare, dammi Signore gli occhi per guardarti, occhi semplici di colomba, occhi casti e timorosi, occhi umili e innamorati, occhi devoti e che sanno piangere, occhi assenti e discreti per comprendere e compiere la tua volontà, affinché, guardandoti io con essi, sia da te guardato con gli occhi con cui hai guardato Pietro, facendolo piangere per il suo peccato, gli occhi con cui hai guardato il figliol prodigo, quando gli andasti incontro per riceverlo col bacio di pace, gli occhi con cui hai guardato il pubblicano quando non osava alzare lo sguardo al cielo, gli occhi con cui hai guardato la Maddalena, quando con le sue lacrime ti lavava i piedi, gli occhi, infine, con cui hai guardato la sposa del Cantico dei Cantici quando le hai detto: "Sei bella, amica mia, sei bella! i tuoi occhi sono di colomba!". Perché, compiacendoti degli occhi e della bellezza dell'anima mia, tu le dia quegli ornamenti di virtù e grazia che possono sempre farla apparire bella.
O altissima, clementissima, benigna Trinità, Padre, Tiglio, Spirito Santo, Dio unico e vero insegnami, guidami, aiutami, Signore di tutto! O Padre onnipotente, per la grandezza del tuo infinito potere, riponi e conferma in te la mia memoria e riempila di santi e devoti pensieri! O Figlio santissimo, con la tua eterna sapienza, purifica il mio intelletto, adornato della conoscenza della somma verità e della mia estrema bassezza! O Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, con la tua ineffabile bontà, trasferisci in me tutta la tua volontà, accendila di un fuoco d'amore così grande che nessun'acqua possa spegnerla!
O santa Trinità, unico Dio mio, che sei tutto il mio bene!
Oh, se potessi lodarti e amarti come ti lodano e ti amano tutti gli angeli!
Oh, se avessi l'amore di tutte le creature, con quanta gioia te lo darei e lo trasferirei in te, pur sapendo che non è sufficiente ad amarti come meriti!
Tu solo puoi degnamente amare e lodare tè stesso, perché tu solo comprendi la tua incommensurabile bontà e puoi amarla. quanto essa merita, così che solo nel tuo divinissimo cuore può trovar luogo un amore adeguato a te.
O Maria, Maria, Maria, Vergine santissima, madre di Dio, regina del cielo, Signora del mondo, tabernacolo dello Spirito Santo, giglio di purezza, rosa di pazienza, paradiso di gioia, esempio di castità, modello di innocenza! Prega per questo povero, esule e viandante e spartisci con lui la sovrabbondanza della tua traboccante carità.
O voi beati santi e sante, o voi beati spiriti che tanto ardete dell'amore del vostro Creatore e soprattutto, voi Serafini, che infiammate del vostro amore il cielo e la terra, non abbandonate questo povero, miserabile cuore, ma purificatelo come le labbra di I saia. di tutti i suoi peccati, fatelo ardere con la fiamma di questo vostro ardentissimo amore, perché ami solo il suo Signore, lui solo cerchi, in lui solo riposi e dimori per i secoli dei secoli. Amen.
{San Pietro d'Alcantara - Trattato dell'orazione e meditazione}