mercoledì 25 settembre 2013

Capitolo V - Le confessioni

Chi mi farà riposare in te? E chi ti farà venire nel mio cuore a inebriarlo? Allora dimenticherei i miei mali e abbraccerei te mio unico bene. Che cosa sei, tu per me? Abbi pietà, fa' che io parli E che cosa sono io per te, perché tu voglia essere amato da me, e ti adiri verso di me se non lo faccio, e mi minacci grandi sventure? Ahimè! Per la tua misericordia, mio Signore e mio Dio, dimmi, dimmi che cosa sei per me. Dillo all'anima mia: io sono la tua salvezza. Dillo, che io lo senta. Ecco, l'orecchio del mio cuore è qui, davanti a te; aprilo e ripeti alla mia anima: "Io sono la tua salvezza". Verrò correndo dietro questa voce e ti raggiungerò. Non nascondermi il tuo volto! Che io muoia per vederlo, per non morire! Angusta casa è l'anima mia perché tu possa entrarvi: e tu allargala. Cade in rovina, e tu riparala. Contiene cose che possono disgustare i tuoi occhi: lo confesso, lo so. Ma chi altri potrebbe purificarla? A chi altri se non a te griderò: purificami, Signore, dai miei peccati occulti, e tieni lontano il tuo servo dai peccati altrui. Credo, per questo parlo. Tu lo sai, Signore. Non ti ho parlato, accusandomene, delle mie iniquità e tu, mio Dio, non hai allontanato l'empietà del mio cuore? Non discuto il tuo giudizio con te che sei la verità: né io voglio ingannare me stesso, nel timore che la mia malvagità menta a se stessa. No, non discuto il tuo giudizio, perché se tu considererai le iniquità, Signore, chi mai si potrà reggere?
{Sant'Agostino}