“Sei contenta, mò? Adesso che vai dal Papa chiedi la Benedizione per me e dì al Papa che io mi offro vittima per lui tutti i giorni. Offro la mia vita al Signore per lui e per la Chiesa”.
Io intanto tremavo per l’emozione di vedermi di fronte Padre Pio. Appena Padre Pio terminò di dirmi quanto dovevo riferire al Papa, sparì ed io mi affrettai all’ascensore. Il tremito mi durò sin davanti al Pontefice. Dovevo avere un viso “anormale”.
Io poi non sapevo di essere profumatissima e rimasi ancora più imbarazzata quando, con il suo paterno sorriso, il Papa mi chiese: “Ma che? Ti sei gettata addosso una boccetta intera di profumo?”. Ed io confusa: “Padre Santo, mi faccia riposare un poco e poi le narrerò tutto”. Quindi mi calmai e gli riferii tutto quanto e chiesi la benedizione per Padre Pio.
Rispose allora il Santo Padre: “Ecco, l’hai visto, e perché non l’hai fatto entrare nell’ascensore con te? Così l’avresti portato pure a me”.
“Padre Santo, quello era in bilocazione...”. Non sapevo cosa dire! Ma il Papa incalzò: “Ma lo potevi dire a Padre Pio...”.
E mentre alzava la mano per benedire, all’istante, ambedue vedemmo Padre Pio davanti a noi, circonfuso di una grande luce.
Allora dalla bocca di Pio XII uscì, come in un sussurro, questa frase:
“Io sono il Vicario di Cristo, ma Padre Pio lo vive Cristo!”.
{"Luigina Sinapi. Una piccola-grande donna" - Chino Bert, Are Edizioni}