lunedì 27 ottobre 2014

Il Beato Don Bosco



Giovanni Bosco, il benefattore, il padre, l'amico della gioventù, nacque in una piccola borgata di Castelnuovo d'Asti il 16 agosto 1815, da Francesco Bosco e Margherita Occhiena, per virtù e squisito sentire cristiano degna di essergli madre.
Dai nove ai dieci anni in un "sogno" misterioso gli fu indicata la sua missione, e si fece l'apostolo dei compagni.
Per strettezze e ostacoli di famiglia stentò assai a giungere al sacerdozio, ma con la costanza superò tutte le difficoltà.
Ordinato sacerdote, iniziò l'8 dicembre 1841 l'Opera degli Oratori, ove incontrò incredibili prove. Incompreso e perseguitato, andò vagando per qualche tempo con lo stuolo de' suoi giovani da un luogo a un altro, ma predicendo in fine il meraviglioso incremento dell'opera sua, il 12 aprile 1846 le dava stabile sede in Valdocco.
Nel suo immenso amore per la gioventù istituì Scuole diurne e serali, Scuole d'Arti e Mestieri, Ospizi, Colonie Agricole e Collegi, santificando la pedagogia con un sistema tutto suo, fondato su di una continua e caritatevole vigilanza e sulla pratica della Religione - disseminò milioni di buoni libri, ascetici, scolastici, storici, ameni, educativi - e, nei molti che scrisse egli stesso, trasfuse il suo tenero affetto per la Chiesa Cattolica e l'inalterabile attaccamento al Romano Pontefice, al quale consacrò la mente, il cuore e le influenze sue in tutta la vita.
Ardentissimo della gloria di Dio e fermo nel proposito espresso col motto: "Da mihi animas, cetera tolle" (dammi anime, toglimi il resto), fondò la Società Salesiana, che volle erede del suo spirito, e l'istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice per l'educazione delle fanciulle - stabilì vaste Missioni per la civilizzazione di tribù selvagge e per l'assistenza degli Emigranti - ed a sostegno e diffusione del suo apostolato in mezzo alla società suscitò l'Unione dei Cooperatori e delle Cooperatrici Salesiane.
Promosse con meravigliosi frutti la Comunione frequente e quotidiana - fu l'apostolo della divozione a Gesù Sacramentato ed alla B. Vergine - innalzò numerose chiese e cappelle, tra cui il Santuario-Basilica di Torino-Valdocco, che in pegno di riconoscenza dedicò a Maria SS. Ausiliatrice da cui ebbe ispirazione e continua e visibile assistenza in ogni opera - diede alla Chiesa più migliaia di sacerdoti - brillò di eroica abnegazione in ogni pubblica e privata sventura.
Affettuoso più che padre co' suoi, pieno di commovente gratitudine verso i benefattori, tenuto in venerazione dai Pontefici Pio IX e Leone XIII, apprezzato dai più grandi contemporanei, commosse più volte al suo passaggio l'Italia, la Francia e la Spagna, preceduto, accompagnato e seguìto dalla fama di uomo straordinario e santo - finché il 31 gennaio 1888, consumato dal lavoro e pianto da uno stuolo innumerevole di allievi, sparsi in ogni ordine sociale, volò al cielo dalle umili camerette dell'Oratorio di Valdocco.
In vista delle sue eroiche virtù e della fama ognor più viva di santità, Pio X con Decreto 24 luglio 1907 ne introdusse la Causa di Beatificazione e Pio XI, il 2 giugno 1929, lo cinse dell'aureola dei Beati.

I Cooperatori Salesiani
Don Bosco, a sostegno delle sue opere provvidenziali, si formò attorno una larga schiera di Cooperatori, che nel 1876 riunì in una Associazione sotto il titolo di "Pia Unione dei Cooperatori Salesiani".
Le condizioni per essere Cooperatore sono:
1) età non minore di 16 anni;
2) godere buona reputazione religiosa e civile;
3) essere in grado di cooperare in qualche modo, con preghiere o elemosine, al sostegno e incremento delle Opere Salesiane.
Chi desidera ascriversi tra i Cooperatori Salesiani non ha che da farne richiesta al Rettor Maggiore.
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L'ideale più caldeggiato
Dare alla Chiesa dei preti, e dei buoni preti, fu l'ideale più caldeggiato e uno dei pensieri più assillanti di Don Bosco. "Ricordiamoci - lasciò scritto - che noi regaliamo un gran tesoro alla Chiesa, quando procuriamo una buona vocazione".
"Spendete tutto quello che avete; se fa mestieri, andate anche a questuare per le vocazioni". Così diceva Don Bosco.


Orazione al Beato Don Bosco

Bisognoso di particolare aiuto a Voi ricorro, con grande fiducia, o Beato Don Bosco. Mi occorrono grazie spirituali, ma anche grazie temporali, e specialmente... (si nomina la grazia che maggiormente si desidera).
Voi che foste così devoto di Gesù Sacramentato e di Maria Ausiliatrice e così compassionevole delle umane sventure, ottenetemi da Gesù e dalla Sua Celeste Madre la grazia che vi domando, e anche una grande rassegnazione al volere di Dio.
Pater, Ave, Gloria.

Desiderando fare la Novena si ripete la preghiera per nove giorni.

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Visto: Nulla Osta - Torino, 10 ottobre 1926
T. C. MARITANO, Rev. Del.
IMPRIMATUR: C. FRANCESCO DUVINA, Prov. Gen.