O tu che, nell’ ondeggiare delle vicende di questo mondo, più che camminare per terra, hai l’impressione di essere sballottato tra i marosi e le tempeste, non distogliere gli occhi dal fulgore di questa stella se non vuoi essere inghiottito dalle onde. Se soffiano i venti delle tentazioni, se t’incagli negli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria. Se sei sbattuto dai cavalloni della superbia, dell’ambizione, della detrazione, della gelosia, guarda la stella, invoca Maria. Se l’ira, o l’avarizia o la concupiscenza della carne sembrano sconquassare la navicella del tuo spirito, guarda Maria. Se turbato dell’enormità dei tuoi peccati, confuso per la coscienza della tua turpitudine, atterrito al pensiero del tremendo giudizio di Dio, cominci a sentirti risucchiare dal baratro della tristezza, dall’abisso della disperazione, pensa a Maria. Nei pericoli, nelle angustie, nelle incertezze, pensa a Maria, invoca Maria. Maria ti sia sempre sulla bocca, sempre nel tuo cuore; e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, non cessare di imitarne gli esempi. Seguendo lei, non andrai fuori strada, pregando lei non ti verrà meno la speranza, pensando a lei non sbaglierai. Se Maria ti regge, non cadrai, sotto la sua protezione non avrai timore, se essa ti guida non ti stancherai, se essa ti è propizia arriverai; e così sperimenterai in te stesso quanto a proposito sia stato detto: E il nome della Vergine era Maria.
Ma adesso è bene che ci fermiamo un poco, onde non sembri che noi abbiamo dato uno sguardo allo splendore di tanta luce solo di passaggio. Infatti, per usare le parole dell’apostolo: È cosa buona per noi stare qui (Mt 17, 4), e ci piace contemplare dolcemente in silenzio ciò che non riesce a spiegare un faticoso discorso. Intanto, dalla devota contemplazione di questa scintillante stella, ci disporremo con più fervore alle considerazioni che seguiranno.