lunedì 17 marzo 2014

La Comunione in mano

L'anima di un sacerdote venne da me e mi disse di pregare per lui, perché doveva soffrire molto. Di più non poté dire; poi sparì. Un'altra anima del Purgatorio mi spiegò in seguito: "Egli deve soffrire mol­to, poiché ha seguito l'uso di distribuire la Comunione nelle mani dei fedeli e perché ha fatto rimuovere i banchi che servivano per ricevere la Comunione in ginocchio. Si potrebbe aiutarlo rimettendo i banchi al loro posto, là dove egli li fece togliere, ed esortando coloro che furono abituati da lui a ricevere la Comunione nelle mani a non farla più così". Parlai con il Decano del posto, che ebbe molta comprensione. Disse: "Non sono stato io ad introdurre l'uso della Comunio­ne in mano. Per quanto riguarda i banchi, posso tentare di soddisfare questo deside­rio, ma devo lasciare che decidano i sacer­doti del luogo". Parecchie volte venne l'anima di un altro sacerdote, lamentandosi che soffriva moltissimo, poiché aveva rimosso i banchi in chiesa, costringendo il popolo a riceve­re la Comunione in piedi. Da ciò si capisce che qualcosa qui non funziona. È vero: il Papa ha permesso di ricevere la Comunio­ne anche in piedi. Chi però desidera ingi­nocchiarsi, deve avere la possibilità di farlo. Così vuole il Papa, e noi possiamo pretendere ciò da ogni sacerdote. Se un sacerdote, o un vescovo, sapesse qual è la sua grande responsabilità nell'in­trodurre l'uso della comunione in mano, non lo farebbe certamente, e non lo per­metterebbe...

{da "Le anime del Purgatorio mi hanno detto..." di Maria Simma}
Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/comunione%20sulla%20mano%20anche%20i%20mostici%20dicono%20di%20no.htm