venerdì 5 marzo 2021

La visione di Leone XIII

Il 13 ottobre 1884 Papa Leone XIII ebbe una visione orribile. Dopo aver celebrato l’Eucaristia, si stava consultando con i suoi cardinali su alcuni temi nella cappella privata del Vaticano quando all’improvviso si fermò ai piedi dell’altare e rimase immerso in una realtà che solo lui riusciva a vedere.

Sul suo volto si leggeva l’orrore. Impallidì. Aveva visto qualcosa di molto duro. Improvvisamente si riprese, alzò la mano come a salutare e se ne andò nel suo studio privato. Lo seguirono e gli chiesero: “Cosa succede a Sua Santità? Si sente male?”

Rispose: “Oh, che immagini terribili mi è stato permesso di vedere e ascoltare!”, e si chiuse nel suo ufficio.

Cosa aveva visto Leone XIII? “Ho visto i demoni e ho sentito i loro bisbigli, le loro blasfemie, le loro denigrazioni. Ho sentito la voce raccapricciante di Satana sfidare Dio, dicendo che poteva distruggere la Chiesa e portare tutto il mondo all’inferno se gli dava abbastanza tempo e potere. Satana ha chiesto a Dio il permesso di avere 100 anni per influenzare il mondo come mai era riuscito a fare prima”.

Anche Leone XIII capiva che se il demonio non fosse riuscito a realizzare il suo proposito nel tempo permesso avrebbe subito una sconfitta umiliante. Il Pontefice vide San Michele Arcangelo apparire e gettare Satana e le sue legioni nell’abisso dell’inferno.

Mezz’ora dopo chiamò il segretario della Congregazione dei Riti e gli consegnò un foglio, ordinandogli di inviarlo a tutti i vescovi del mondo indicando che la preghiera che conteneva doveva essere recitata dopo ogni Messa.

Ecco la preghiera che il Papa aveva scritto:

San Michele Arcangelo,

difendici nella battaglia;

contro le malvagità e le insidie del diavolo

sii nostro aiuto.

Ti preghiamo supplici:

che il Signore lo comandi!

E tu, principe delle milizie celesti,

con la potenza che ti viene da Dio,

ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spinti maligni,

che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.

Amen.

(Fonte: https://it.aleteia.org/